Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

sabato 29 luglio 2017

Alan Fogel, How you move is as important as how much you move (En)



Slow Movement with Awareness: Better than Exercise?

Secondo un recente articolo di Los Angeles Times, ci sono un crescente numero di centri del dolore e di centri di medicina integrata che offrono terapie basate su movimenti lenti, imperniati sulla consapevolezza (come hatha yoga e tai chi) per il dolore in una grande varietà di casi, trai quali; il dolore causato dal cancro e dai suoi trattamenti, dall’artrite reumatoide, dalla fibromialgia, dalla sclerosi multipla e altre malattie e condizioni. 
Alcune cliniche di terapia del dolore sono state attirate da questi risultati ed hanno inserito qualche pratica di movimento lento nei loro protocolli di trattamento. Ma perché funzionano?

Tra i fondatori di questi metodi si trovano: Moshe Feldenkrais, Bonnie Bainbridge Cohen, Marion Rosen, NIA o Azione Integrativa Neuromuscolare (collegamento esterno) sviluppato da Debbie e Carlos Rosas.

Alcuni esperti, (…) sostengono che questi metodi lenti aumentano la risposta di rilassamento grazie al sistema nervoso parasimpatico che, a sua volta, riduce la risposta allo stress, promuove la funzione immunitaria che, a sua volta, inibisce l'infiammazione e stimola la guarigione.

A tutto questo manca un elemento: il ruolo del senso del corpo. I collegamenti tra i sistemi parasimpatico ed immunitario sono amplificati e rafforzati attraverso circuiti neurali che collegano i sensori e gli effettori periferici del corpo con le reti limbiche prefrontali-sensoriali a base cerebrale per l'autoconsapevolezza incarnata (senso del corpo) e l'auto-regolazione delle aree prefrontali.

Muoversi lentamente e con consapevolezza promuove tutti questi vantaggi.

Il fattore più importante è che la pratica ti interpella, ti coinvolge, che ti diverte ad andare alle lezioni o a fare il movimento da solo, e che tu ti senta “vivo” quando finisci. Non scoraggiarti se a volte sei più consapevole del dolore fisico e del dolore emotivo come la tristezza, la rabbia o il dolore. Questo fa parte del processo di sviluppo del “senso di te stesso” vivente nel tuo corpo. Con la pratica, aumenterà la tolleranza al dolore, diminuirà il dolore del tuo sentimento e si evolverà in un “io” più chiaro, più felice, più completo e più funzionale.


Leggi tutto:


Nessun commento:

Posta un commento