Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

martedì 29 dicembre 2020

Centro Ricerca Feldenkrais NARRATIVA DEL MOVIMENTO & Corporeità e ... oltre augurano Buon Natale e Sereno 2021!






Il racconto del Natale 

La Vergine è pallida e guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo volto è uno stupore ansioso che è comparso una volta soltanto su un viso umano. Perché il Cristo è suo figlio, carne della sua carne e frutto delle sue viscere. L’ha portato in grembo per nove mesi, gli offrirà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. Qualche volta la tentazione è così forte da farle dimenticare che è Dio. Lo stringe fra le braccia e dice: "Bambino mio". Ma in altri momenti rimane interdetta e pensa: là c’è Dio, e viene presa da un religioso orrore per quel Dio muto, per quel bambino che incute timore. Tutte le madri in qualche momento si sono arrestate così di fronte a quel frammento ribelle della loro carne che è il loro bambino, sentendosi in esilio davanti a quella vita nuova che è stata fatta con la loro vita e che è abitata da pensieri estranei. Ma nessun bambino è stato strappato più crudelmente e più rapidamente di questo a sua madre, perché è Dio e supera in tutti i modi ciò che essa può immaginare…Ma penso che ci siano anche altri momenti, fuggevoli e veloci, in cui essa avverte nello stesso tempo che il Cristo è suo figlio, il suo bambino, ed è Dio. Lo guarda e pensa: "Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatto di me, ha i miei occhi, la forma della sua bocca è la forma della mia, mi assomiglia. È Dio, e mi assomiglia". Nessuna donna ha mai potuto avere in questo modo il suo Dio per sé sola, un Dio bambino che si può prendere fra le braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e ride. È in uno di questi momenti che dipingerei Maria se fossi pittore.- Jean–Paul Sartre, Bariona o il Figlio del tuono, Natale 1940. 

Lo voglio prendere in braccio e pulirgli il moccio dal naso perché il mistero del Natale è che divino e umano si fondono e si confondono. - Mauro Leonardi 

 



"Apparizione: l'istante ha corpo ed occhi, mi guarda. Finalmente la vita ha faccia e nome, Amare, fare di un'anima un corpo, fare di un corpo un'anima. Fare un tu d'una presenza". - Octavio Paz, Lettere credenziale. 




È natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. - Madre Teresa di Calcutta. 



Piccoli doni natalizi per questo periodo di pandemia

Cliccando qui puoi ascoltare e scaricare la lettura audio del libro E Dio fece il presepe di Enrique Monasterio, edito da ARES. Cliccando qui  Cliccando qui puoi vedere il video. 

Cliccando qui hai la possibilità di praticare un pò di Feldenkrais con me. Per ottenere il meglio dalle lezioni osserva le regole d'oro del laboratorio Feldenkrais.

Spero di contribuire affinché tu possa trascorrere questo periodo con pace, serenità e speranza. 

Maria Raffaella Dalla Valle 

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