Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

martedì 8 marzo 2016

We'll speak the language of circus!


L'arte ovunque nel mondo, per chiunque: IL CIRCO.
Giorgia Bolognesi

 

“Danzare vi aiuta a destreggiarvi nella vita e tra i suoi protagonisti.
Vi aiuta perché occorre cambiare punto di vista per far muovere il corpo e invece per tenerlo in equilibrio lo sguardo deve essere fisso e concentrato su di un unico punto.
Vi aiuta perché la mente e il corpo tornano ad essere una cosa sola, come una matrioska, ed è la vostra mente che muove il vostro corpo e capite quindi che con essa potete governare qualsiasi cosa.
Vi aiuta perché nel percepire il vostro corpo imparate a sentire ed apprezzare il tocco di chi è Altro da voi e vi aiuta perché dal modo in cui rotolate per terra si capisce il modo in cui camminate nel mondo.” 


Spesso viene approcciato dalle persone per lo più come un gioco, un divertimento, con spirito di scoperta e il piccolo sforzo che si compie per avvicinarsi a questo mondo viene ripagato con la soddisfazione di riuscire, piano piano, a farne parte.

Prima di affrontare questo discorso, bisogna fare un piccolo passo indietro e rivedere la propria idea di circo. Occorre allontanarsi dalla visione del circo anni '50, la visione degli stereotipi, dei salti in banco, dell'uomo con la frusta, degli animali che camminano su due zampe, dei fenomeni da baraccone, è bene rendersi conto che il circo ha compiuto in sé un notevole passo in avanti.
Il primo cambiamento fu nel 1974 quando venne aperta in Francia, da Annie Fratellini, la prima scuola di circo che affiancò alla trasmissione circense a carattere familiare, caratterizzazione del circo sino a quel momento, la diffusione e la condivisione della cultura circense anche al vasto pubblico completamente estraneo a tale realtà, ovviamente non senza dibattiti si arrivò alla fine del XX secolo con l'affermarsi del cirque nuveau, la cui massima espressione è stata negli anni '90 la scuola del Cirque Du Soleil, che rivoluzionò l'intero panorama, introducendo il modello dell'unicum, dove le performance cessano di essere esibizioni fine a se stesse diventando parti di una coreografia e di una sceneggiatura che seguono lo svolgersi di una trama unica. Ecco quindi che si fa largo quello che diventerà uno degli aspetti principali del circo contemporaneo, l'aspetto visuale e coreografico dello spettacolo. 


Nell’ottica di familiarizzare con questa nuova visione del circo è giusto che un passo in avanti venga fatto anche dall'immaginario collettivo che al circo si rivolge.

Bisogna ricordarsi però che questo nuovo approccio del circo non è tutto, non è tutto perchè il circo non è solo spettacolo ma è, prima di tutto, un microcosmo di persone, una famiglia, unita da una passione e dalla voglia di condividerla per ricordare anche a chi se ne sente estraneo e lontano che in fondo, inconsapevolmente, tutti noi ne facciamo parte, tutti i giorni, con il nostro esistere nel mondo. Il circo è un mondo versatile, facilmente proiettabile in svariate circostanze usando come tramite l'insegnamento e la condivisione. Le attività si svolgono coinvolgendo le più svariate realtà e rendendo il mondo circense una diga a delta che si dirama in canali educativi, culturali, ricreativi e metodologici. 


Per quanto la natura del circo sia e stia ancora mutando e spaziando in differenti ambiti, le attività che si svolgono sono arti performative come la giocoleria, l’acrobatica, il mimo, i clown, ovviamente con apporti contemporanei che però non si riscontrano unicamente nell'introduzione e nel ricorso a nuovi generi di attività, quanto alla nuova interpretazione che alle attività viene data.

Una delle branchie di recente formazione è quella del Circo Sociale. 


Il Circo Sociale è l'applicazione delle arti circensi all'interno della società. Necessità, disagio sociale, curiosità, voglia di mettersi in gioco, questi sono alcuni dei terreni su cui il circo pianta il tendone. L’utilizzo di queste arti serve a dare possibilità alle persone, bambini e ragazzi, uomini e donne, alla gente, di esprimersi e di esprimere quello che sentono in maniera più creativa, di dare sfogo alla loro interiorità, è la possibilità di sentirsi liberi da schemi o da preconcetti e di sviluppare così una maggiore autostima e crescita individuale, alimentando quegli aspetti della propria realtà che vengono oggi messi in ombra dalla società e dalla frenetica vita di tutti i giorni.

Attività come queste sono inoltre forme efficaci di sublimazione delle energie, positive e negative, in espressioni corporee, è la possibilità di dare sfogo e non repressione alle energie che si generano all'interno del nostro corpo, energie negative, come la rabbia, l'aggressività, la tristezza potenzialmente dannose me che indirizzate verso una meta artistica e costruttiva divengono forme creative di espressione, così come la timidezza, l'insicurezza o l'introversione possono essere vissute con maggiore serenità tramite l'attività fisica e la condivisione non verbale.

Il semplice misurarsi con gli altri di fronte a una cosa nuova mai sperimentata prima, permette di porsi tutti sullo stesso piano, adulti e bambini, si accorciando le distanze e le individualità, facilitando l’inclusione in uno spazio e in un tempo in cui esattamente tutti rappresentano l’”esclusione”, riscoprendo un nuovo livello della realtà, attraverso occhi e vite diverse si tratta di ricalibrare la realtà da un altro punto di vista.

Si crea la possibilità per le persone, spesso e volentieri anche sconosciuti, di entrare in contatto e di interagire divertendosi e scoprendosi l'uno nel contatto con l'altro. Il circo non chiede, il circo accoglie quello che ognuno ha, può e vuole portare con sé nella condivisione o anche nella sperimentazione personale di se stessi. 


Il Circo Sociale rappresenta inoltre uno strumento di incentivo ad una cittadinanza attiva, contribuendo all'acquisizione di un ruolo costruttivo nella comunità da parte dei cittadini, non a caso molte attività proposte dal circo sociale sono collegate alla promozione degli spazi urbani abbandonati o inutilizzati, soprattutto agli spazi verdi. Nella riscoperta e nella diffusione di valori genuini come la condivisione, la pazienza e la solidarietà il circo interagisce con le realtà più in difficoltà presenti sui territori, ovviamente l'entità della difficoltà della situazione dipende dal territorio si cui ci si trova. Si spazia tra scuole, ospedali e strade, ma non solo questo, si propone di portare sorrisi, allegria e possibilità di evasione anche in posti lontani dalla società, posti dimenticati dalle realtà quotidiane, posti dove una società non esiste più.

Il circo sociale è una realtà che si presta alla promozione della multiculturalità e alla riduzione delle distanze che esistono tra le persone, alimenta l'interazione e la partecipazione collettiva, contribuendo a migliorare e rafforzare la fiducia negli altri, stimolando la coesione, senza limiti di età, senza discriminazioni fisiche, culturali, religiose o linguistiche, è un collante che fa ricorso alla forma di comunicazione che ci accomuna tutti quanti, il nostro corpo. 


Non sempre servono le parole infatti per poter comunicare, l'utilizzo del corpo come strumento comunicativo è un valore da riscoprire. Condividere esperienze partendo dalle potenzialità che ci offre il nostro corpo è una risorsa, perché queste potenzialità sono tante e scoprendole piano piano si riscopre il proprio corpo, perché ovunque nel mondo lo spirito della gente abita un corpo, qualsiasi forma esso abbia, ed è a quello spirito che attività come queste si rivolgono.

“We'll speak the language of circus, then!” mi disse Johnny, il coordinatore di un progetto di circo sociale dell’associazione Cirquenciel in Libano, ed è proprio così. Il circo è un linguaggio universale perché si rivolge a tutti facendo di tutti un “ognuno”; è la possibilità di riscrivere sé stessi e questo perché il circo è magia, e per chi invece non ci vuole ancora credere, perché il circo è la concretizzazione dell’impegno umano di volgere e di donare il proprio sguardo al di fuori di sé.

Ognuno di noi senza mai saziare la voglia di giocare continua a creare e a prendere così in mano il potere che ci è stato dato di agire e vivere pienamente la vita.

ludica circo 


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