Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

martedì 8 marzo 2016

Il genio femminile: dare umanità alla vita e vita all'umanità

Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani. - Giovanni Paolo II


Dio perciò lo creò maschio e femmina. Invece creando la femmina e ponendola davanti agli occhi dell’uomo liberò nel cuore di quest’ultimo la consapevolezza del dono. “Ella è di me ed ella è per me e grazie a lei io posso diventare dono in quanto lei stessa è il dono per me”.
Tante volte ho sottolineato che nella donna creata si contiene in un certo senso l’ultima parola di Dio Creatore. Eppure la femminilità significa il futuro dell’uomo. La femminilità significa la maternità e la maternità è la prima forma dell’affidamento dell’uomo all’uomo. “Dio vuole darti un altro uomo cioè Dio vuole affidarti quest’uomo, e affidare significa che Dio ti crede, crede che tu sappia accogliere questo dono, che lo sappia abbracciare con il tuo cuore, che sappia rispondere a questo dono con il dono di te stesso”. In tal modo, creando l’uomo come maschio e femmina Dio trasmette all’umanità il mistero di quella comunione che è il contenuto della sua vita interiore. L’uomo viene introdotto nel mistero di Dio attraverso il fatto che la sua libertà si sottopone al diritto dell’amore e l’amore crea la comunione interumana.
Dio Creatore dell’uomo non è soltanto il Signore onnipotente di tutto quello che esiste ma è Dio della comunione. E’ proprio questa comunione il punto della particolare somiglianza dell’uomo a Dio. Attraverso l’uomo essa deve irradiarsi su tutto il creato affinché il creato diventi “il cosmo”, la comunione dell’uomo  con tutto ciò che è creato nonché la comunione del creato con l’uomo. Francesco d’Assisi è la figura nella storia in cui la verità sulla comunione del creato ha trovato la sua particolare espressione. Il luogo giusto della comunione è soprattutto l’uomo – maschio e femmina – che fin dall’origine Dio ha chiamato a diventare l’uno per l’altra dono disinteressato.
- Giovanni Paolo II, Il dono disinteressato.


E' la donna che sconta più duramente le conseguenze della confusione, della superficialità di una cultura frutto di menti maschili, di ideologie maschiliste che ingannano la donna, la scardinano nel profondo, dicendo che in realtà vogliono liberarla (...). Maternità e verginità sono diventati valori opposti a quelli dominanti. La donna, creatrice per eccellenza dando la vita, non 'produce' però in quel senso tecnico che è il solo valorizzato da una società più maschile che mai nel culto dell'efficienza. - Joseph Ratzinger

C'è una specie di profetismo particolare della donna nella sua femminilità. - MD, 29

Il darsi, l'abbandonarsi è la forma del ritrovamento di sè e la categoria fondamentale dell'immagine dell'uomo della Mulieris Dignitatem. - Joseph Ratzinger

Della donna è da rilevare, anzitutto, l'eguale dignità e responsabilità rispetto all'uomo: tale uguaglianza trova una singolare forma di realizzazione nella reciproca donazione di sè all'altro e di ambedue ai figli, propria del matrimonio e della famiglia.
Quanto la stessa ragione umana intuisce e riconosce, viene rivelato in pienezza dalla Parola di Dio:
la storia della salvezza, infatti, è una continua e luminosa testimonianza della dignità della donna. -FC, 22

Ho ritrovato un articolo che anni fa mi aveva colpita ed aiutata:
Leggere la Lettera alle donne: Tra le righe del Vangelo

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