Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

domenica 28 maggio 2017

Antonio Malo, La spiritualità del corpo umano: la persona è corpo, ha corpo e sta nel corpo (Ita)




Anni fa quando mi accingevo a scrivere sulle tendenze umane come manifestazione di libertà, un mio collega si è molto sorpreso: come fai a considerare ciò che abbiamo in comune con gli animali un segno di libertà? Il passo del tempo non mi ha fatto cambiare opinione. Anzi, dopo un lungo percorso di studio, sono andato oltre: non solo le tendenze e l’affettività mostrano l’esistenza di libertà, ma lo stesso corpo umano la manifesta in modo tale da poter riconoscere in esso la spiritualità.

Parlare di spiritualità del corpo può sembrare una contraddizione come quando si parla di un ferro di legno. In realtà, come tenterò di dimostrare, non è altro che qualificare il corpo umano come razionale o, meglio ancora, relazionale, poiché – questa è la tesi che cercherò di difendere – la corporeità umana è essenzialmente personale. Anche se San Tommaso non la sviluppa, quest’idea si trova già nei suoi scritti. Forse la sua formulazione più chiara ed efficace è contenuta nella seguente frase: «corporeitas, prout est forma substantialis in homine, non est aliud quam anima rationalis». Il che non significa evidentemente affermare l’identità fra corpo e anima razionale già che sono due coprincipi, ma piuttosto che il corpo umano è essenzialmente razionale perché il suo principio è l’anima razionale. Anche se ciò può apparire, soprattutto ai tomisti, una verità lapalissiana, vedremo che le conseguenze non lo sono per niente.                                       



To talk about the spirituality of the body may seem like a contradiction as when you speak of an iron of wood. But, as I will attempt to demonstrate, it is nothing more than qualifying the human body as rational or, even better, relational, because - this is the thesis that I will defend - human corporality is essentially personal. Although St. Thomas did not develop this idea, its seed is already in his writings. Perhaps its clearer and more effective formulation is contained in the following sentence: "corporeitas, prout est forma substantialis in homine, non est aliud quam anima rationalis". That clearly does not mean to affirm the identity between body and rational soul, because they are already two co-principles, but rather that the human body is essentially rational because its principle is a rational soul. While that may seem, especially to some Thomists, altruism, we will see that the consequences are not so at all.

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