Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

mercoledì 11 maggio 2016

Creatività della tenerezza e arte del perdono: il video

Ogni anno invito gli allievi dei miei corsi di consapevolezza corporea con i loro amici ad uno o due eventi annuali. Ho deciso di arricchirli con il DONO di una conferenza annuale.
Questa volta riguardava anche IL DONO DEI DONI: IL PERDONO

La conferenza, venerdì 6 maggio è andata molto bene. C'erano più di 150 persone. Ho ricevuto molti messaggi di ringraziamento, entusiasmo e scoperta! Mi dispiace non aver ancora risposto a tutti. 

Non ho ancora risposto anche perché sto consegnando un numero di Riza Scienze sulla postura che sarà pubblicato in giugno. Segnatevelo in agenda, va prenotato nelle edicole!

Andrea Mardegan ed Emma Mignani Carraro ci hanno aiutato a rivivere idee e sentimenti che sono sempre nuovi e sempre vecchi, come lo è la vita dell'uomo!

Diversamente da altre volte, solo io, alla fine ho fatto delle domande. Forse perché, come mi ha fatto notare una mia allieva, era un argomento che avrebbe spinto le persone a fare domande troppo ... personali!

So che alcune persone non hanno colto il nesso tra il mio lavoro di consapevolezza corporea ed i temi della conferenza, la prossima volta lo spiegherò meglio. Per coglierlo in pieno è necessario un cammino ed un lavoro su di sè... 

I miei allievi l'hanno già iniziato: non ci può essere tenerezza e perdono se non si inizia con se stessi, con il proprio corpo, con un atteggiamento di amorevole accettazione di quello che siamo e della nostra vulnerabilità!

Un'ultima spiegazione ad una domanda che forse non tutti si erano posti. Perché in sottofondo la musica di Ildegarda di Bingen?
Perché è molto famosa la sua frase:

"Trasformare le ferite in perle".

La formazione della perla avviene quando sui fondali marini elementi estranei al mollusco penetrano all’interno dell’epitelio, creando un’azione di forte disturbo. In breve, la perla si forma attorno ad un corpo estraneo (granello di sabbia, parassita, larva marina, frammento di conchiglia) entrato nel mollusco; questa intrusione produce una forte reazione nell’animale che, non riuscendo ad espellerla, inizia un processo d’isolamento secernendo una sostanza cristallina liscia e dura, definita sostanza madreperlacea. Fino a quando il corpo estraneo resta nel mantello (lembo cutaneo che si trova tra il guscio e il corpo dell’animale), l’ostrica perlifera continua a secernere intorno ad esso la sostanza madreperlacea, strato su strato. Dopo pochi anni, il risultato sarà quello di una bella e splendente gemma che chiameremo perla.

Sotto riporto i link dei video della conferenza che ho caricato sul mio canale YouTube ed anche dei tre video sul Feldenkrais.
Volutamente ho deciso di non costringere, chi non voleva, a vederli, per cui li ho mostrati prima dell'inizio. Alcune persone  erano dipiaciute perché non sono riuscite a gustarli. Mi scuso con loro e dò la possibilità di rivederli. Il terzo, Feldekrais moments, per un disguido non è stato proiettato.

Chi desiderasse fare una prova gratuita delle mie lezioni può inviarmi una mail a lelladv@gmail.com:

Ecco i link:

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