Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

mercoledì 22 novembre 2017

Un neuroscienziato afferma che “l'amore eterno è una danza infinita di neuroni tra due persone intelligenti” (Ita)















La fedeltà è tipica delle persone intelligenti  

Rodolfo Llinás è un neuroscienziato colombiano che ha dedicato la maggior parte della sua vita allo studio del cervello. Ha diretto il programma NEUROLAB della NASA, e attualmente è direttore del dipartimento di Psicologia e Neuroscienza dell’Università di New York. Qualche tempo fa ha concesso un’intervista nella quale ha sorpreso per la mappa che ha tracciato relativamente ai concetti di fedeltà, amore e felicità.
Dal punto di vista neurologico, le sue dichiarazioni provano quello che molte persone già pensavano per questioni di buonsenso, esperienza o osservazione dei comportamenti. Llinás ha affermato che il cervello è un sistema chiuso che viene “perforato” dai sentimenti e che il suo funzionamento ha qualche analogia con quello di un computer, con la differenza che il cervello ha plasticità e creatività, cioè si modifica, si nutre e muta.

“La fedeltà è lo sforzo di un’anima nobile per uguagliare un’altra più grande di lei”.
Goethe

In base alle sue lunghe e approfondite ricerche sul cervello, l’esperto ha concluso che la struttura intellettuale è basata su quella emotiva. Prima viene l’emozione, poi la ragione. Creiamo le idee del mondo non tanto a partire dal raziocinio, ma da quello che proviamo. L’amore ha un posto di spicco, e a suo avviso la fedeltà è propria delle persone più intelligenti.

Fedeltà e intelligenza

Rodolfo Llinás ha sottolineato che l’area emotiva del cervello è una delle più antiche ed è stata una delle prime a svilupparsi. Secondo lui, “è il cervello ‘che inganna’, quello dei rettili, in cui non esistono altro che standard di azione fissi. Per questo si avvicinano o si allontanano se vogliono del cibo, attaccano se vogliono difendersi e hanno rapporti sessuali se desiderano riprodursi”.
L’amore ha origine nella stessa area, ma implica funzioni fisiologiche diverse. L’amore, sostiene Llinás, è come un dolce, e chi è innamorato diventa goloso. Vuole avere sempre più amore dalla persona che ama. “Nessuno”, ha aggiunto, “muore per eccesso d’amore”.

Dal punto di vista fisiologico, l’amore non è come fare ginnastica, ma come ballare. Sul cosiddetto “amore eterno”, l’esperto ha affermato che “è tipico delle persone intelligenti, che strutturano e aggiustano gli standard d’azione fissi prendendo come punto di riferimento l’altro, come se fosse la propria mano; curarla è mia responsabilità e viceversa”.
La fedeltà contribuisce al fatto di non far sprecare energia emotiva o intellettuale in modo superfluo. L’essere umano è più incline alle grandi preoccupazioni dell’umanità e mette da parte le situazioni che destabilizzano la sua vita. Per tutto questo, Llinás conclude che l’amore eterno è una danza infinita di neuroni tra due persone intelligenti.

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