La tenerezza nasce dunque dalla comprensione dello stato d’animo altrui (e, indirettamente, anche dalla sua situazione esterna, perché è appunto essa che lo condiziona) e tende a comunicargli quanto ci si senta vicini a lui.
La tenerezza è l’arte di «sentire» l’uomo tutto intero, tutta
la sua persona, tutti i moti della sua anima, anche i più nascosti, pensando
sempre al suo vero bene.
Si può parlare di un diritto alla tenerezza, da intendere, da un lato, come un diritto di accettare la tenerezza e, dall’altro, come quello di manifestarla?
Leggi il testo:
Karol Wojtyla, tenerezza e sensualità.
Si può parlare di un diritto alla tenerezza, da intendere, da un lato, come un diritto di accettare la tenerezza e, dall’altro, come quello di manifestarla?
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Karol Wojtyla, tenerezza e sensualità.
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