Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

giovedì 19 dicembre 2019

Buon Natale e sereno 2020 ... con un piccolo dono! (scritto-audio ita)


Il racconto del Natale
“La Vergine è pallida e guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo viso è uno stupore ansioso che non è apparso che una volta su un viso umano. Poiché il Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne e il frutto del suo ventre. L’ha portato nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E in certi momenti la tentazione è così forte da dimenticare che è Dio. Lo stringe tra le braccia e dice: piccolo mio! Ma in altri momenti rimane interdetta e pensa: Dio è qua, e si sente presa da timore religioso per questo Dio muto, per questo bambino che l’intimorisce. Maria avverte nello stesso tempo che il Cristo è suo figlio, il suo bambino, ed è Dio. Lo guarda e pensa: questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatto di me. Ha i miei occhi. La forma della sua bocca è la forma della mia. Mi assomiglia. Nessuna donna ha mai potuto avere in questo modo il suo Dio per sé sola. Un Dio bambino che si può prendere tra le braccia e coprire di baci. Un Dio caldo che sorride e respira. Un Dio che si può toccare e che vive”. - JP Sartre, “Bariona o il figlio del tuono”, Natale 1940.


"Lo voglio prendere in braccio e pulirgli il moccio dal naso perché il mistero del Natale è che divino e umano si fondono e ci confondono". - Mauro Leonardi




"Apparizione: l'istante ha corpo e occhi, mi guarda. Finalmente la vita ha faccia e nome. Amare, fare di un'anima un corpo, fare di un corpo un'anima. Fare un tu d'una presenza". - O. Paz, Lettere credenziale.


 "È natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza." - Madre Teresa di Calcutta


Piccolo dono
Clicca sotto sulle istruzioni e sulla lezione audio:

Auguri! 
Maria Raffaella Dalla Valle
Centro Ricerca Feldenkrais - NARRATIVA DEL MOVIMENTO & Corporeità e .... oltre

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