Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

martedì 29 dicembre 2015

Incarnazione: Cielo e terra si uniscono nel grembo, nel ventre, nell'utero di una Donna ...

Il cielo e la terra ... " sembra che si uniscano laggiù, sulla linea dell’orizzonte. E invece no, è nei vostri cuori che si fondono davvero..." è scritto in Amare il mondo appassionatamente.
Possiamo anche dire che si uniscono nel corpo, nell'utero di una Donna.

Il cosmo si ferma e resta, nel silenzio, in attesa della risposta di una Donna, di un si, di un suono!

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. 
Gv 1, 1-5.


Cristo si è fatto temporale, perché tu divenga eterno.
Infatti, se anche lui si è fatto temporale, si è fatto rimanendo eterno. Egli si è accostato a qualcosa che è legato al tempo, ma non si è discostato dall’eternità”.
Sant’Agostino, Commento 1Gv.

Poteva esserci misericordia verso di noi infelici maggiore di quella che indusse il Creatore del cielo a scendere dal cielo e il Creatore della terra a rivestirsi di un corpo mortale?
Sant'Agostino d'Ippona 

Lo voglio prendere in braccio e pulirgli il moccio dal naso perché il mistero del Natale è che divino e umano si fondono e ci confondono.
                                                                                   Mauro Leonardi


Meditazione (vedi sotto *) di contenuto esegetico, psicologico e spirituale: Gesù si sviluppa nel ventre di Maria. Maria, piena di grazia, ce lo porta.




Quando il Dio-Bambino, che nelle sue Manine teneva il Mondo intero, le protese compassionevole alla Madre, terra e cielo si fermarono in somma venerazione. Quando colui che era venuto a scaldare con il suo amore tutte le creature assiderate dal freddo della morte si scaldava al fiato del bue e dell'asino legati nella stalla, anche gli alberi vegliavano.
Pavel Aleksandrovič Florenskij

Madonna della Misericordia

Sotto, il dipinto della Madonna della Misericordia sotto il cui largo mantello, tenuto da due angeli, stanno inginocchiati una serie di personaggi, in cui Ghirlandaio mise a frutto, per la prima volta conosciuta, la sua straordinaria capacità nel ritratto. La Vergine è ritratta frontalmente, con le braccia distese e il corpo leggermente inclinato, con una cinta alta che la fa sembrare incinta. Attento è lo studio della luce, come si vede bene dai piedi di Maria che escono dall'ombra della gonna sporgendo oltre un gradino su cui si trova l'iscrizione MISERICORDIA DOMINI PLENA EST TERRA ("La Terra è piena della misericordia del Signore"). Le pieghe del manto della Vergine sono pesanti e profonde, come scanalature. Si vede l'orlo posteriore della sua veste per effetto dello scorcio prospettico da sott'in su. 

Nell'Incarnazione Dio ci parla in modo definitivo della bontà della creazione. il Creatore è presente nel grembo della sua creatura, che è la sua prima casa presso di noi, come per ogni bambino. Il grembo è immagine della tenereza  e misericordia di Dio, un Dio che ha viscere di misericordia ed è per noi come una madre che ci accoglie e ci nutre.

Nell'Incarnazione di Gesù Cristo avviene la stessa cosa che accade nell'amore umano...

L'Amore non è altro che rivelare la presenza dell'altro in noi. Richiede una distensione temporale, non è un momento. La vocazione all'amore è narrativa.
Oggi c'è un analfabetismo affettivo, non sappiamo leggere gli affetti e scrivere una vita. Va invece sottolineato che nella comunicazione affettiva la carne si fa dialogo, e, come diceva Agostino d'Ippona, può anche cantare.
Di questo parla Juan Perez-Soba nella lezione: El amor entre la Carne y la Palabra: el Sentido de una vida.

* Quale atteggiamento avere nella meditazione cattolica che coinvolge anche l'immaginazione, i sentimenti, gli affetti?

Ecco i suggerimenti di San Josemaria E.: "Quando si ama una persona si desidera sapere anche i minimi particolari della sua esistenza, del suo carattere, (io aggiungerei acnhe del suo corpo), per avvicinirasi il più possibile a lei. Per questo dobbiamo meditare la storia di Cristo, dalla nascita nel presepio fino alla morte e alla risurrezione. Nei primi anni del mio lavoro sacerdotale, regalavo spesso un Vangelo o libri in cui si narrava la vita di Gesù: perché è necessario conoscerla bene, averla ben presente nella mente e nel cuore, in modo che, in ogni momento, senza più bisogno di libri, chiudendo gli occhi, possiamo contemplarla come in un film e, quando decidere come comportarci, possiamo richiamare alla mente le parole ed i gesti del Signore.
Allora ci sentiremo innestati nella sua vita. Non si tratta solo di pensare a Gesù, di rappresentarci quelle scene: dobbiamo prendervi parte, esserne attori, seguire Cristo standogli accanto come la Madonna, come i primi Dodici, come le sante donne, come le moltitudini che si affollavano intorno a Lui. Se ci comportiamo così, se non frapponiamo ostacoli, le parole di Cristo penetreranno nel fondo della nostra anima e ci trasformeranno. Perché la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle gunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore (Eb 4, 12). 

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