Sognate e la realtà supererà i vostri sogni
Solo se siamo appassionati del nostro lavoro potremo trasmettere gioia facendolo. In che cosa consiste innamorarsi del proprio lavoro?
Nel mettere completamente il cuore e la testa in ciò che stiamo facendo. Stare completamente e con amore nei propri compiti. In questo modo non soltanto faremo le cose con gusto, con vera gioia e creatività, ma daremo ad esse valore di eternità.
Molti dei mistici cristiani da centinaia di anni hanno vissuto la mindfulness...
A volte vorremmo essere i migliori in tutti i campi e a tutti i livelli. E siccome ciò non è possibile, nasce uno stato di ansia e di disorientamento o addirittura di tedio o di scoraggiamento: non si riesce a badare a tutto; non si sa a che dedicarsi e si finisce per non concludere nulla. In una simile situazione, l’anima rimane esposta all’invidia, si lasciano briglie sciolte all’immaginazione che cerca rifugio nelle fantasticherie che allontanano dalla realtà e finiscono per addormentare la volontà.
Non va pertanto dimenticato che tutta la dignità del lavoro è fondata sull’Amore. Il grande privilegio dell'uomo è di poter amare, trascendendo così l’effimero e il transitorio. L’uomo può amare le altre creature, può dire un tu e un io pieni di significato. E può amare Dio, che ci apre le porte del Cielo, ci costituisce membri della sua famiglia, ci autorizza a dar del tu anche a Lui, a parlargli faccia a faccia. L’uomo, pertanto, non deve limitarsi a fare delle cose, a costruire oggetti. Il lavoro nasce dall’amore, manifesta l’amore, è ordinato all’amore.
Leggi la relazione:
La mistica del magari ed il realismo della santità nella vita ordinaria di Jorge Peña Vial, Universidad de los Andes, Santiago-Chile
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