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West commenta quanto scritto da George Weigel in Testimoni
della speranza: "La teologia del corpo (tob) dimostra d’essere il
momento decisivo per esorcizzare il demone manicheo nel suo deprezzamento della
sessualità umana da parte dei teologi morali cattolici".
E
continua: dobbiamo essere consapevoli che se noi rivendichiamo la sacralità del
corpo entriamo in una battaglia spirituale.
Il testo chiave per capire teologicamente il corpo
è Ef 5, 31-32. GPII dice che questo
testo è una Summa di tutto quello che
Cristo ha rivelato su chi è Dio e chi siamo noi.
Questa battaglia
spirituale per la verità del corpo potrebbe anche essere definita come una battaglia
per l'anima dell'uomo dove il campo di battaglia è il corpo.
Oggi c’è il ritorno del manicheismo un'eresia che vede il nostro corpo come male, come il problema.
Per San Giovanni della Croce, invece, il fine della vita cristiana è il matrimonio
mistico, l'unione nuziale con Cristo,
col divino. C’è invece un nemico, un demone, che si dà da fare per renderci
ciechi alla teologia del corpo. Inoltre, una
cosa è parlare in astratto della tob, un'altra è viverla.
Ethos è collegato alla parola etica, e l'etica è una norma,
una legge oggettiva, ma sappiamo tutti,
per esperienza, che le leggi, le regole, non bastano a cambiare il cuore
dell’uomo. Per es. dobbiamo lottare per leggi giuste contro l'aborto, ma
supponendo che vinciamo la battaglia in tribunale, avremo ancora l'aborto? Si,
perché la legge in sé stessa non cambia il cuore umano. C'è un cambiamento nel
discorso della montagna: dall'ethos del VT a quello del NT. Qual è la
differenza trai due? Cosa c'è di nuovo nel Nuovo Testamento? La legge è scritta nel cuore e diventiamo
capaci di portarla a compimento proprio perché è scritta nel cuore.
Gesù vuole trasformare il nostro ethos, in modo che la legge sorga dal di dentro, e
nella misura in cui scaturisce dal di dentro, non ne abbiamo più bisogno. Siamo
liberi dalla legge, non di infrangerla, ma di portarla a compimento perché non
desideriamo cambiarla.
E siamo
tristi nel dover vivere una legge solo quando desideriamo trasgredirla.
C'è
qualche insegnamento della Chiesa che vi provoca tristezza? Capita perché da
una parte c'è l'etica, e dall’altra c'è l'ethos, non sono integrati. Questa è la
condizione umana. C'è un'ampia
divergenza, un ampio spazio tra l'etica
della legge e l'ethos del cuore, dobbiamo ridurlo. Molte
persone pensano che il modo di ridurre questo spazio sia di andare al nostro “ethos”
decaduto, così non si deve cambiare. Immaginate invece che ci sia a nostra
disposizione un potere che ci rende
capaci di cambiare nell'altra direzione, dove l'ethos attraverso molte ...
purificazioni diventa sempre più, più unito all'etica di Dio. Sapete come è
chiamato quel potere? Vangelo!!! È
chiamato Cristianesimo ed è anche chiamato grazia!
Tragicamente,
alla maggior parte di noi, il Cristianesimo è stato presentato come una lista
di proibizioni. Ora, invece, sappiamo che essere nel vero ethos significa trasformazione del cuore. Possiamo
conoscere, avere chiara la dottrina, assentire intellettualmente, cosa che è
un meraviglioso primo passo; ma la dottrina ortodossa senza la
trasformazione del cuore porta ad una Chiesa di eresie! Così il vero
fine non è che le persone accettino la validità, la correttezza
dell'insegnamento cattolico, ma che siano
invitate a questa vita interiore di trasformazione che avviene col potere della
grazia. Questo è il viaggio
cristiano! L'ethos proprio del discorso della montagna, la buona novella!
È
possibile vivere una perfetta virtù nell'atto coniugale? Noi adesso, prima dell'escaton, viviamo in una tensione dell'already but not jet (già ma non ancora) della Redenzione. La
Redenzione è una realtà che è già iniziata, ha messo radici nella storia, ma
non arriverà a compimento prima dell'escaton!
Nella
pratica pastorale, soprattutto in tematiche sessuali, nel corso della storia si
è messa l'enfasi sul "non ancora" della Redenzione.
E
da qui i suggerimenti classici: evita le occasioni di peccato, custodisci la
vista, ecc. ecc.
È tutto necessario ed importante, ma GPII
ha cercato di bilanciare il "non ancora" con il "già", che devono
andare insieme in una tensione creativa. Forse il più grande ostacolo da superare per vivere
il proprio ethos del discorso della montagna è vivere una vera trasformazione
interiore col potere della grazia.
Arrivare a trasformarci e non guardare un'altra persona, ma vedere
un'altra persona. VEDERE. Penso che una delle ragioni per cui le persone del
film Avatar si dicono "I see You"
(io ti vedo), sia quanto dice sant'Agostino: "il più profondo desiderio del cuore umano è vedere un altro ed
essere visto dall'amorevole sguardo dell'altro".
Quanti di voi non conoscono il manicheismo?
È un'antica eresia, fondata da Mani. I seguaci sono
chiamati manichei e credono che la
materia sia cattiva, condanna tutto ciò che è fisico e corporeo, in particolare
la sessualità. Il manicheismo vede
una sorta di male nella materia, nel corpo e quindi condanna tutto ciò che è
corporeo.
Dobbiamo fare attenzione anche al nostro linguaggio, al modo in cui parliamo e pensiamo del corpo.
Spesso lo facciamo con un'influenza manichea, e questa non è pura ginnastica mentale!
Consideriamo il corpo colpevole del nostro peccato invece di guardare
alla causa che è il disordine del cuore.
Io credo che la tentazione del manicheismo si fondi
su una certa rabbia
perché il bene è difficile, perché la nostra salvezza è distorta (...). La Redenzione di
questa realtà non è da buttare, è incompleta, come dice GPII in tob, e questo
avviene attraverso la Croce: profonda, interiore, dolorosa trasformazione e per questo è
più facile dare la colpa al corpo, invece di liberarsi e vivere la vita
spirituale!!! GPII dice che "le persone hanno visto,
sbagliando, una condanna del corpo e del sesso nel Vangelo, credendo che
l'unica cosa espressavi sia la richiesta di un vestito particolare per lo
spirito umano. Noi sappiamo che la
visione manichea del corpo può essere e potrebbe essere sempre un loop, un giro, un circuito per evitare
le richieste scritte nel Vangelo!"
Perché è un circuito? Quali sono
le richieste del Vangelo? La trasformazione dell'ethos, quella è la richiesta
del Vangelo! E invece noi la facciamo buttando fuori il corpo dalla finestra!
Il vero ethos
cristiano è penetrato dal mistero della Redenzione del corpo macchiato solo
dalla peccaminosità dell'uomo, per la quale ha perso tra i vari significati, il
chiaro senso del significato
sponsale del corpo, la visione del
corpo come segno sacramentale.
Tutta
la tradizione mistica della Chiesa è immersa in questa visione nuziale:
l'unione sponsale, l'abbraccio intimo tra uomo e donna sono segno del divino.
I mistici non applicano questo al divino, piuttosto
al divino applicano questo (Dobbiamo rivendicare il regno erotico per Cristo (reclaim the erotic realm for Christ).
Questo è il
fondamento di tutta la teologia del corpo. L'ethos manicheo è
caratterizzato dalla negazione del valore del corpo e del sesso o al massimo ad
una pura tolleranza (lo facciamo per riprodurre la specie). Quante persone
cattoliche pensano questo! Pensano che sia l'autentico insegnamento cattolico
ed invece è la mentalità manichea! Non ha niente in comune con l'insegnamento
cattolico autentico.
L'ethos
cristiano è caratterizzato dalla trasformazione delle persone, sia uomo che
donna, consapevoli e responsabili del valore del corpo e del sesso in accordo
all'originario piano del Creatore. "L'intero
valore o il valore non sufficientemente apprezzato. La concupiscenza della
carne coinvolge un impoverimento di un autentico valore". Per superare il male della concupiscenza, dobbiamo
rivendicare, non con un assenso astratto della mente, ma nel cuore e
nell'esperienza vissuta, l'autentica bellezza e splendore del corpo. La vera soluzione non è non guardare, distogliere lo
sguardo, ma vedere la completa bellezza del corpo, ora! Ed
all'inizio di questo viaggio per la maggior parte di noi sarà distogliere lo
sguardo, ma il vero ethos cristiano
nel distogliere lo sguardo non è una negazione del corpo perché è male. Io distolgo lo
sguardo perché non so gestire la gloria! Vedete
la differenza? Io devo distogliere lo sguardo perché: allontanati da me Signore, perché sono un peccatore. Qui c'è una
profonda differenza di approccio. Mentre per i manichei il corpo è cattivo, per
il Cristianesimo, all'opposto: "Il corpo e la sessualità rimangono sempre un valore
non sufficientemente apprezzato". (GPII)
La modestia spesso è una scusa per non guardare ai problemi, mentre dovrebbe essere un
velo per riguardare e proteggere il sacro.
L'uomo
è chiamato a riscoprire, e ancora più, a realizzare il significato sponsale del
corpo. Così le parole di Cristo sono un invito a guardare gli altri in modo
puro, capaci di rispettare il significato sponsale del corpo.
È necessaria un'altra visione dell'ethos, e anche un'altra visione delle possibilità dell'uomo. GPII, come san Giovanni della Croce, parla di
questa visione, nella quale è necessario
il realismo della nostra condizione decaduta. Non basta conoscere la teologia.
GPII ha dato una risposta a questa obiezione: "quando parliamo di possibilità dell'uomo parliamo di un uomo
dominato dalla concupiscenza o di un uomo redento da Cristo?" Cristo ci ha redenti, e quindi ci sono le possibilità di
realizzare l'intera verità del nostro essere. Siamo liberati dal dominio della
concupiscenza, l'uomo gode della grazia
che esce da quell'atto. Lo Spirito Santo agisce nell'uomo.
Come vivere così? Come cristiani pensiamo che per
essere santi dobbiamo nascondere la nostra vulnerabilità,
no, dobbiamo aprirla ed esporla al potere di Dio! Siamo così timorosi di vedere quanto siamo vulnerabili, deboli.
Alla
fine, Christopher West ribadisce che la tob non va solo insegnata, ma vissuta.
* Domanda:
Come può la tob aiutare coloro che hanno tendenze omosessuali e rivendicare la
loro autentica identità?
Risposta: Penso che sia molto importante il linguaggio. Secondo me quello odierno
è sbagliato. La Chiesa, nel documento sulla questione dell'attrazione verso
persone dello stesso sesso dice: "La
Chiesa si rifiuta di definire qualcuno come omosessuale o eterosessuale". Questi due vocaboli sono stati coniati negli ultimi cento
anni ed il linguaggio configura come pensiamo noi la realtà. L'introduzione
di questi due vocaboli, ha modificato il modo in cui pensiamo la realtà. Non esiste
l’eterosessualità o l'omosessualità. Tutto
ciò che noi abbiamo è la sessualità. E la sessualità ci definisce come diversità,
come differenze uomo e donna. Questo è il suo significato. Quindi mettere il
suffisso etero a sessualità è
ridondante, significa "other-otherness"
(alterità dell'altro). Mettere invece omo,
vicino a sessualità, è un ossimoro: "stessa
differenza". Tutto ciò che noi abbiamo è la sessualità. Ogni essere
umano è un essere sessuato, uomo o donna. Wojtyla in Amore e responsabilità, parla di coloro che non si capisce di che
sesso siano, ma... Dio lo sa! E queste eccezioni non possono diventare la
regola. Come in una persona che nasce cieca. Sappiamo che siamo stati fatti per
vedere, e la cecità non diventa la definizione degli occhi. Così ognuno,
maschio e femmina, quella è la nostra identità sessuale. Ogni inclinazione, tendenza, nella sessualità, che tratta un essere
umano come mio oggetto di piacere è un "disorientamento sessuale".
Ognuno e ciascuno di noi è sessualmente disorientato per peccato originale, e
la buona novella è per ogni essere umano. Non mi importa che tendenze ci
siano nella vostra debolezza, vulnerabilità
e non giudico se sono peggiori delle mie. Siamo tutti disorientati. Abbiamo
bisogno tutti di Redenzione.
Christopher West, La Battaglia per il corpo: esorcizzare il demone manicheo e recuperare la sacra teologia del corpo
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